Casa Prada
Ambri, un piccolo villaggio della Leventina, situato sulla sponda destra del "fiume Ticino. Una nuova costruzione al posto dei ruderi di una vecchia cascina; l'eterno problema del rapporto corretto da instaurare tra l’"antico" e il "nuovo". Su questo argomento si è ormai già detto tutto il dicibile, pensato e discusso tutto il pensabile, verificato tutto il verificabile. Cercherò quindi di limitare al minimo possibile il nascere di nuove interpretazioni, soffermandomi unicamente sulla situazione del luogo caratterizzata dall'esistenza di un insieme di edifici, parte abitazioni, parte stalle, con una unità compatta sia nei materiali che nelle forme: volumetrie pressoché identiche, tetti inclinati a due falde.
Su questi pochi ma importanti elementi la nuova costruzione ha cercato di accostarsi, non mimetizzarsi o contrapporsi, pur con l'impiego di materiali moderni, alla coerenza formale delle preesistenze. La muratura in mattoni BKS lasciati a vista cerca di accostarsi, con il colore e la sua rugosità delle superfici, a quelle delle vecchie abitazioni che la circondano, le dimensioni esterne ripetono i moduli dei vecchi edifici. La nuova casa si sviluppa su tre piani. Al piano terreno l'entrata con l'atrio che fa da tampone energetico tra l'interno e l'esterno, una scala poi porta al primo piano, alla zona notte e alla ricerca dell'ultimo raggio di sole il terzo piano con ampio soggiorno, pranzo e cucina. L'impiego dei materiali è ridotto al minimo: muratura in mattoni BKS interna ed esterna, solette, soffitti e serramenti in legno.